Plusvalenza e Bitcoin

Plusvalenza costante, con Bitcoin.
Plusvalenza, su questo tema c’è molto da dire; oggi per te, è fondamentale capire come si lega al mondo di Bitcoin e perché può essere interessante per la tua attività.
Prima di addentrarci nei meriti della plusvalenza legata alla criptovaluta è necessario delineare i meccanismi che la regolano, citando anche il concetto opposto, la minusvalenza; spesso nell’immaginario comune, associate al settore immobiliare.
Plusvalenza e minusvalenza, cosa sono
Plusvalenza, o minusvalenza, è un componente straordinario di reddito.
Plusvalenza, o minusvalenza, si manifesta in relazione ad operazioni di liquidazione di immobilizzazioni.
Come possiamo catalogare semplicemente le immobilizzazioni? Quali tipologie di immobilizzazioni
esistono? Di seguito vediamo le principali tipologie di immobilizzazioni:
- Immobilizzazioni immateriali -> appartengono a questa categoria i brevetti, i marchi, diritti, ecc…
- immobilizzazioni materiali -> immobili, impianti e macchinari, attrezzature, automezzi, ecc…
Infine, l’ultimo gruppo è quello che interessa principalmente a te in questo momento: - immobilizzazioni finanziarie -> titoli, strumenti finanziari e partecipazioni
In che modo si manifesta una plusvalenza o una minusvalenza?
Per meglio capire il concetto, ti farò un esempio pratico, prima su un’immobile (un’immobilizzazione materiale)e successivamente su uno strumento finanziario (un titolo azionario). In questo modo ti sarà chiaro il retroscena economico. Successivamente applicherò il concetto a Bitcoin e vedremo quanto ti può essere utile conoscerlo.
Come si manifesta una plusvalenza
Esempio 1: immobile
Immaginiamo che per svolgere la tua attività, tu abbia deciso di acquistare un immobile nel 2005. Il valore economico che hai pagato per il suo acquisto è stato di 100.000 euro.
Come sai, i beni materiali vengono ammortizzati negli anni in modo indiretto, questo comporta che annualmente si proceda all’accantonamento di determinate quote, dette di ammortamento, in uno specifico fondo, detto fondo di ammortamento.
Supponiamo che l’anno scorso tu abbia deciso di vendere l’immobile perché non ti occorre più. Chiami un esperto per fare valutare l’edificio e determinare quale sarebbe il corretto prezzo di vendita.
L’edificio viene valutato 82.000 euro. In pochi giorni realizzi la vendita al prezzo indicato.
La differenza tra il prezzo di vendita e il valore contabile dell’immobile determinerà se si è manifestata una plusvalenza o una minusvalenza.
Il valore contabile del bene è dato dalla differenza tra il costo storico di acquisto (100.000) e l’importo accantonato nel fondo di ammortamento (supponiamo 20.000)
In numeri
82000 – (100000-20000) = +20.000 -> Plusvalenza
Se, invece, avessi venduto l’immobile a 78.000 euro, avresti evidenziato una minusvalenza
78.000 – (100.000-20.000) = -20.000 -> Minusvalenza
Esempio 2: titolo azionario
In questo caso il ragionamento è molto più semplice, motivo per il quale, se hai capito il primo esempio, questo sarà una sciocchezza.
Immagina di aver acquistato 100 quote di un titolo azionario che nel 2009 possedeva un valore di mercato di 5 euro. L’anno scorso, anno di grandi cambiamenti, hai deciso di liquidare il tuo portafoglio. Il titolo valeva in quel momento 10 euro. Il tuo portafoglio azionario è passato dunque da un valore di 500 euro ad un valore di 1.000 euro. Il valore contabile recitava ancora 500 euro.
Ecco la plusvalenza o minusvalenza: Prezzo di vendita- valore contabile
1.000-500=500
L’aspetto assolutamente interessante è che, fino a che non è stato registrato un aumento di capitale, ovvero fino a che non viene realizzata la vendita dei titoli, la plusvalenza viene detta latente e quindi non inscritta a bilancio.
Se la plusvalenza o minusvalenza non viene realizzata, resta cioè latente, non è prevista imposta su di essa. Ora che hai ben chiaro cosa è la plusvalenza e come si realizza, è il momento di farti capire come Bitcoin sia una grande opportunità anche per la tua azienda.
Plusvalenza e Bitcoin
Bitcoin viene spesso chiamato oro digitale e non a caso. Il suo ideatore ha previsto che la produzione e rilascio sul mercato di questa moneta digitale sia limitata, sia in termini di quantità che di tempo. Questa grande peculiarità lo rende tremendamente scarso sul mercato, soprattutto considerando il crescente interesse per esso.
Cosa succede quando la domanda supera l’offerta e questa condizione rimane costante?
Esatto, il prezzo aumenta.
Se hai capito bene l’esempio che ti ho fatto prima circa il titolo azionario, ti sarà chiaro perché Bitcoin è uno strumento importante per attuare una cosciente diversificazione e che può essere uno strumento per generare plusvalenza anche nel tuo caso.
A prescindere dalla velocità di apprezzamento, che di fatto non è fondamentale sapere, è invece importante sapere che il valore di scambio di Bitcoin da quando è nato è cresciuto costantemente. Anno dopo anno il valore economico di questa moneta è aumentato.
Ricorda, se valore di vendita > valore di acquisto -> plusvalenza
Nonostante i prezzi in aumento, è sempre stata garantita una controparte disposta ad acquistare Bitcoin, questo è evidente del valore percepito di questa moneta e, finché questo valore verrà percepito come alto, la domanda continuerà a crescere e così il suo prezzo